
Provvediamo a pubblicare una lettera/denuncia inviataci via mail da un nostro assiduo lettore, Giuseppe Stasolla (che ringraziamo), in cui si evidenzia lo stato di degrado in cui versa una fra le zone di più recente costruzione, quella che insiste nell’area del così chiamato “Palestrone”.
Prima di pubblicarla abbiamo voluto constatare la veridicità dei contenuti, e, alla luce di quanto visto, possiamo affermare che la sua denuncia è fin troppo riduttiva oltre che civile.
La sporcizia è ovunque, così come gli escrementi degli animali, le panche sono in completo stato di abbandono, per non parlare del
tappeto verde, posizionato sulle originarie strade e marciapiedi, quasi a voler sostituire l’erba, divenuto nel tempo un vero concentrato di sporcizia di qualsiasi genere e natura. Un autentico serbatoio di microbi in cui “sguazzano” tranquillamente tanti ignari bambini e residenti. Una situazione, ad alto rischio epidemia, che potrebbe degenerare da un momento all’altro con effetti disastrosi per la salute pubblica, per cui chiediamo, agli organi competenti, un tempestivo intervento per evitare guai peggiori.
Donato Stoppini
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Spett.le Redazione Gioia Net,
vorrei segnalare il degrado in cui versa il suolo concesso dal comune di Gioia del Colle alla parrocchia Sacro Cuore per la realizzazione della nuova chiesa (se mai si realizzerà).
Erba alta, sporcizia, discarica a cielo aperto, topi grossi come conigli che passeggiano indisturbati, anche nei garage dei vari condomini. Per non parlare della zona antistante il Palestrone comunale di via Marcello Mastroianni, scambiata dai proprietari di cani come toilette dove giornalmente portano i loro animali affinché facciano i loro bisogni.
E pensare che qui ci giocano i nostri figli, quando le auto lo permettono, visto che dovrebbe essere una zona vietata alla circolazione delle vetture. In detta zona, precisamente dove ci sono le panche (intorno al palestrone) si nota la presenza di tanta sporcizia.
Di quei cestini portarifiuti, che a suo tempo l’assessore Sante Celiberti promise avrebbe provveduto a far installare, a distanza di oltre un anno, non c’è traccia pur avendoglielo ricordato più volte. Così come è rimasta inevasa la promessa di chiudere l'accesso all’area meta di automobilisti in vena di sgommate, con una catena, delle fioriere o qualsiasi altro mezzo utile allo scopo.
Nelle aiuole, una volta c'erano degli alberi (le palme girovaghe), ora non c'è più nulla. Ci sono però proprietari di esercizi commerciali che consentono o meglio consigliano ai propri clienti di parcheggiare su tale area. Promesse fatte dall’assessore nel mese di giugno
Una situazione che con il passare del tempo, e in assenza di interventi, è andata sempre più peggiorando. Qui non si è mai visto un operatore ecologico per pulire sia intorno al Palestrone che in via Pietro Argento. Eppure anche noi, come tanti altri contribuenti, paghiamo la TARSU.
Nel ringraziare per l’attenzione e nella speranza che questa lettera venga presa in considerazione per una eventuale pubblicazione, porgo i miei più cordiali saluti.
Giuseppe Stasolla
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Prima di abbellire le città con statue e fontane, occorrerebbe renderle sicure sul piano igienico-sanitario.
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