Lo scultore Mario Vacca ha donato una sua scultura in pietra raffigurante lo stemma dell’Arma dei Carabinieri, alla Caserma gioiese. La cerimonia ha avuto luogo nella stessa. Questo prezioso dono commemora il bicentenario della fondazione dell’Arma.
Erano presenti alla cerimonia di donazione nei massimi gradi, tutti i rappresentanti dei Corpi militari operanti sul territorio: il Corpo della Polizia Municipale, la Guardia di Finanza, la Polizia Stradale, l’Aeronautica, il Corpo Forestale dello Stato e l’Associazione dei Carabinieri in pensione.
Ospite, con il vice parroco, anche il parroco della parrocchia di appartenenza, che ha benedetto l’opera. Ha fatto gli onori di casa il Capitano Fabio Di Benedetto, della Compagnia Gioiese, ed il Colonnello Rosario Castea, comandante provinciale di Bari.
La cerimonia si è svolta alla presenza del sindaco Sergio Povia e di alcuni parenti dello scultore. Ha preso per primo la parola il sindaco, che ha ringraziato il maestro per il pregevole dono. C’è stato poi l’intervento del Comandante della sezione che oltre a ringraziare il maestro Vacca, ha ringraziato tutti presenti per aver aderito alla loro festa. Il drappo è sceso ed è apparso, in tutta la sua elegante bellezza, lo stemma.
Mario Vacca, famoso costruttore gioiese, scultore per vocazione, ha scoperto il suo talento nella bottega del maestro gioiese Curione. Egli ha conservato questo interesse durante tutta la sua attività di costruttore, abbellendo le opere architettoniche con dettagli artistici. Dopo una sua permanenza in Sardegna, terra di eccellenti scultori in legno, inizia a cimentarsi con lo scalpello ottagonale, donando muova vita a legni ormai destinati al fuoco, e ad altri materiali come carta, vetro e resine.
Ma la sua arte si esprime mirabilmente nel “tirar fuori” da un ceppo, da una radice qualcosa che la pianta ha già imprigionato dentro di sé. Nascono così maschere, volti, sinuose figure femminili. Una galleria infinita di personaggi, definiti e rifiniti in tanti piccoli particolari, oppure appena abbozzati, come creazioni spontanee della natura.
Lavori in cedro bianco, ulivo, ciliegio o melo, liscio e lucido, si affiancano quelli in pietra ed argilla. Il bianco della preferita pietra di Carovigno ben si colloca accanto alle opere in legno. La pietra è materia “vicina”alla sua professione di costruttore. Nel tempo il maestro crea un sodalizio con due amici appassionati d’arte come lui: Antonio Fazio e Domenico Procino. Insieme creano maschere, bassorilievi, statue , rosoni. La delicatezza dei ricami in pietra stupisce ed incanta.
Mario Vacca scopre sempre nuove tecniche, nuovi percorsi artistici che condivide con i suoi amici, Antonio e Domenico, in una vera e propria bottega d’arte nel centro storico. Insieme tirano fuori una nuova vita da materie che forse non ne hanno mai avuta. Sono famosi i piccoli presepi che il maestro Mario espone nella Chiesa di San Domenico nel periodo natalizio.
Sempre diversi, sempre in perfetta simbiosi con il “pezzo ligneo” in cui sono scolpiti, ricavati, vestiti. Mario Vacca è un artista di cui la nostra città dovrebbe andare giustamente orgogliosa. L’opera donata al comando dei Carabinieri resterà ad imperitura sua memoria. Tutti speriamo che di “cose belle” il maestro riesca a farne tante ancora. [foto Mario Di Giuseppe]
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