RoomArt è la prima eco-officina in Puglia che vede nascere un laboratorio in discarica. La finalità è impiegare rifiuti e materiale di scarto per avviarli al recupero e creare opere di arredo e riqualificazione urbana.
L'attività progettuale si svolge infatti negli spazi del centro smaltimento rifiuti S.p.e.s Gioia S.p.A., dove vengono recuperati materiali di scarto. Con RoomArt si vogliono, infatti, suggerire atteggiamenti sostenibili. Dai bike parking ai posacenere urbani ogni idea è pensata per offrire un nuovo stile di vita urbano.
A pochi giorni dall’inaugurazione della prima opera, già si pensa al prossimo intervento funzionale: un container per il trasporto merci diventerà, grazie alla collaborazione dell'Associazione GioiaInbici, una Ciclofficina ed un ufficio turistico per ciclo amatori.
Il 30 gennaio, dopo aver visitato il laboratorio presso la S.p.e.s ci si è recati n via Federico II di Svevia per ammirare il primo intervento realizzato dal recupero di una pensilina fermata dell'autobus. L’opera è stata molto apprezzata dall'Assessore regionale Guglielmo Minervini, presente alla manifestazione.
“In_transito”, il nome pensato per l'installazione, vuol donare ai pendolari un nuovo modo di vivere l'attesa del bus; travi di legno e ruote industriali tutte di recupero danno forma alla seduta ed allo schienale, una mostra fotografica urbana è un ulteriore elemento attrattivo che fa scegliere questa pensilina come area di attesa privilegiata per le partenze (un sondaggio web tra gli utenti tra i 18 ed i 35 anni ha dimostrato che il 70% di questi ha apprezzato l'intervento cambiando il proprio posto di attesa del bus). Il lavoro è stato realizzato da Pleroo in partnership con l'architetto barese Luca Giampetruzzi.
Ulteriori partner del progetto sono il Comune di Gioia del Colle e l'Associazione culturale Artensione di Mario Pugliese, che prossimamente installerà una "scultura animata" con la collaborazione del WWF Gioia-Acquaviva-Santeramo.
Il sindaco di Gioia, Sergio Povia, presente all'inaugurazione con il presidente della S.p.e.s. Angelo Mancazzo, ha aderito al progetto da subito all'idea di avviare processi di creatività urbana a livelli di città europee, intravedendo innovazione e sostenibilità futura.
Guglielmo Minervini ha descritto il Laboratorio RoomArt una officina d'altri tempi, dove si conserva tutto e dove tutto può avere una seconda vita.
"Vedo futuro nella vostra idea - ha affermato Minervini rivolgendosi a Claudio De Leo e Giovanna Magistro -, vedo la nascita di una cooperativa lavoro che possa sviluppare l'economia del recupero per creare nuovi beni collettivi, dove l'arredo urbano nato in discarica entra a far parte di uno stile di vita sostenibile e diviene iniziativa di lotta al degrado urbano, con messaggi educativi rivolti soprattutto ai più giovani."
Il progetto scadrà a settembre e tanto lavoro c'è ancora da fare.
Intanto alcuni comuni del vicinato, venuti a conoscenza dell'iniziativa, hanno contattato Pleroo Design per saperne di più su RoomArt.
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