A chi si fermerà a leggere solo il titolo, come accaduto per il comunicato della Bottega pubblicato nei giorni scorsi, quanto andremo a denunciare interesserà ben poco. Sì, non è contro i commercianti, anche quelli che non hanno ricevuto danni ma incrementi di affari, ad esempio il comparto alimentare, ortofrutticolo e le macellerie, che va puntato il dito, ma contro chi concede e legittima l’installazione di dehors senza minimamente valutare i pericolosi “effetti collaterali” che gli spazi sottratti ai cittadini ed offerti ai clienti causano.
Alcuni esempi… Se il dehors occupa oltre la metà di una strada inizialmente a doppio senso, logica vorrebbe che in quel tratto si insediasse un divieto di sosta senza stravolgere l’intera viabilità del quartiere. Invece in via Gramsci con ordinanza n. 32 del Corpo della Polizia Municipale (firmata il 21 aprile e pubblicata il 21 maggio) si è ben pensato di trasformare l’intera strada in senso unico in funzione di un dehors e, con non poco dispendio di segnaletica in ogni traversa e disagi ai residenti che per tornare a casa oggi sono costretti a “circumnavigare” Piazza Berlinguer. E’ normale stravolgere la viabilità di un intero quartiere in funzione di un dehors sovradimensionato, ed alimentare il malcontento dei condomini che non solo non concedono l’utilizzo del giardino condominiale, ma negano anche il parcheggio ai clienti?
Se in un corso in prossimità del più importante incrocio cittadino a ridosso del municipio, oltre allo spazio della carreggiata in cui si parcheggia concesso al bar, viene consentito di aggiungere fioriere che occupano altri 40 centimetri, impedendo il corretto e normale defluire in doppia corsia delle auto, con lunghe code (e smog che condisce le consumazioni dei clienti), chi ne ha colpa?
Se un’intera strada viene chiusa al traffico di giorno e di notte per concedere spazio al dehors in “compresenza” di un bar e di una macelleria in pieno centro, rendendo impossibile l’accesso ai residenti che devono dribblare tra i tavoli, ai passanti costretti alla circumnavigazione della piazzetta e agli esercizi che su quel tratto insistono, a chi ci deve si rivolgere? Se un anziano, un ragazzino, una mamma con passeggino scendendo dal marciapiede occupato da sedie e tavolini vengono investiti, chi ne è responsabile?
Il problema non sono i commercianti né i dehors, ma le valutazioni NON fatte prima di concederli. Ad esempio non era il caso di suggerire al titolare di bar e macelleria di poggiare tavolini e sedie sulla piazzetta distante pochi metri, al pasticciere all’ingresso, davanti alle numerose vetrine o al bar di fronte al Rossini di usare un divisorio più sottile?
Che si ponga rimedio, aggiustando il tiro è il minimo.
Abbiamo apprezzato lo spostamento del dehors posizionato in piena curva in via Manin qualche metro più avanti, di quello situato in via Vittime della mafia su piazza don Minozzi, e apprezzeremmo ancor di più se chi occupa Piazza Dalla Chiesa lasciasse spazio per gli scivoli dei disabili e che fosse esercitato un maggior controllo su tutti gli spazi condivisi.
La vivibilità di una città deve essere l’obiettivo prioritario di una amministrazione, un impegno costante, una progettualità in itinere. Se viene disattesa, se si mettono i cittadini l’uno contro l’altro, prevarrà la legge della giungla, le liti saranno all’ordine del giorno, le rappresaglie condominiali e di quartiere anche.
L’alternativa? Chiudere al traffico non solo il centro storico, ma tutti i quartieri che ospitano dehors, penalizzando residenti e diversamente abili che, se impediti nel muoversi a piedi, non riusciranno a far spesa, ad accedere a quegli stessi esercizi commerciali, a rientrare in casa.
E per l’ennesima volta saranno i cittadini più fragili ad esser penalizzati.
Il vero problema è che si naviga a vista, che ogni concessione sia pur legittima è sottoposta al vaglio del politico di turno che pur di accontentare, pur di raccogliere un minimo consenso, non esita a penalizzare chi non alza la voce e magari a dare anche disposizioni. Ma le “voci” girano e l’eco le amplifica.
E che dire di chi dovrebbe essere braccio e mente dell’amministrazione e tecnicamente vigilare, dare indicazioni, controllare? Gli uffici, gli ufficiali preposti, dove sono?
Il commerciante fa il suo mestiere e i suoi interessi, il politico anche… ma gli impiegati tecnici, i funzionari hanno una vaga idea di quel che dovrebbero fare e di come farlo?
Non è un voler a tutti i costi “puntare il dito” o trovare un capro espiatorio, ma invitare chi di dovere ad assumersi le proprie responsabilità nei confronti dei cittadini, dei commercianti e degli stessi clienti che potrebbero trovarsi loro malgrado coinvolti in incidenti e faide.
Per visualizzare la gallery cliccare sul link sottostante
ULTIMI COMMENTI
- GIOIA DEL COLLE. LUPI IN ...
Le Greggi non vanno lasciate sole senza il controllo de... - Mozione contro rincaro ca...
cos'è una barzelletta? Come l'ultimo consiglio comunale... - Mozione contro rincaro ca...
Ricordo a Colaprico ed Etna che LORO sono al governo na... - È IN EDICOLA IL NUOVO NUM...
È lo stesso ingegnere che era nell'amministrazione Luci... - Si promuove la mobilità s...
c'era già il divieto !!! peraltro un divieto giustissim... - Si promuove la mobilità s...
Ma via Roma é una pista ciclabile?, un velodromo?, cred... - Si promuove la mobilità s...
E che dire dei ragazzini che sfrecciano con le bici fre... - Si promuove la mobilità s...
Credo che il motivo sia che ragazzini incivili sfreccia... - Si promuove la mobilità s...
Salve,chiedo:"Ma via Roma non è Isola Pedonale?";Credo ... - Si promuove la mobilità s...
I vigili in bici?! Già adesso che hanno tante auto di s...
Commenti
Ma a proposito di democratici, si può sapere qual è la posizione del piddì su questo problema ? Permissivismo o rispetto delle regole ? E dei diritti dei cittadini ?
mi sa che ti è sfuggito di dire che l’esercizio di cui parli e che occupa interamente la sede stradale di Vico Rettile ha in concessione la pedana di via Manin. Perché invece di dare fastidio ai residenti di vico rettile, tra l’altro una stradina stretta, non usa la pedana di via Manin? Lo fa per puro spirito di contrasto?
Riguardo alle affermazioni del Sindaco Mastrangelo, se fossero vere, per fargli verificare di persona i veri disagi deve far mettere da qualche pizzeria/ristorante, numerosi tavoli SOTTO CASA SUA. Facile fare demagogia quando non si è direttamente coinvolti. Provare per credere! Vedrai che cambierà subito opinione e farà arrivare Carabinieri, Vigili, Ufficio Tecnico per far rimuovere i tavoli e magari assumerà qualcuno per vigilare H24 che nessuno disturbi il suo meritato riposo. Ovviamente, questo vale anche per la Giunta e la maggioranza.
Vero che gli esercenti devono lavorare, ma devono anche ricordarsi che nelle zone dove avviene il DISTURBO c’è tantissima gente che all’ALBA deve andare a LAVORARE. Non pensassero che devono lavorare SOLO LORO. SINDACO! Ho detto bene?
Sono stato facile profeta in patria (eppure è diffcile esserlo). Ovviamente la colpa non è solo di chi NON CONTROLLA ma anche dei gestori che cercano di occupare il maggior spazio possibile ignorando VOLUTAMENTE (non credo alla buona fede) tutte le altre esigenze dei cittadini e della civile convivenza oltre alla mancanza del BUON SENSO CIVICO. E' proprio necessario che oltre alle pedane ci debbano essere sedili, seie, tavolini con "rotelle" vasi come se fossero new jersey, e tutte le varie astuzie per limitare il più possibile lo spazio di passaggio dei pedoni a ridosso delle pedane; esempi: vedere la pedana di fianco al Comune, lo spazio occupato a Piazza Luca d'Andrano lato scuola elementare, a piazza Pinto nelle vicinanze delle giostrine (basta la pedana...invece NO! si occupa anche il marciapiede di fronte) La pedana in via Manin, posta solo per occupare spazio visto che il gestore pone diversi tavolini su vico rettile (alle spalle dell'esercizio) occupando INTERAMENTE la sede stradale, stessa cosa avviene di fronte al Castello ed anche nella stradina per andare alla chiesa di Sant'Andrea. Per non parlare dei fruttivendoli che occupano i marciapiedi in barba a qualsasi regolamento, eppure costoro, durante la pandemia, hanno lavorato a ritmo sfrenato. Allora??? Cosa devono fare i pedoni?? Circolare sulla sede stradale?? L'Amministrazione e chi controlla vuole questo? Finchè non ci scappa un grave incidente o......?? Sarebbe opportuno porre rimedio con urgenza.
Noi non avremo mai questo che è ovvio e scontato ovunque, sicuramente vi sono responsabilità e non scelte dei politici e degli uffici preposti ma tanto conta la mentalità della gente che qui ama profondamente e visceralmente circolare in auto anche per pochi metri, non c'è alcuna educazione quindi mancanza di pianificazione ed abitudini ataviche e radicate coincidono.