"Sono trascorsi 15 anni dal quel tragico e drammatico 6 agosto in cui persero la vita quelle che alla storia sono diventate “le 16 vittime del disastro aereo di Capo Gallo”, tra cui la ventitreenne Maria Grazia Berenato, la ventiduenne Antonella Capurso e il venticinquenne Francesco Scarnera. Alcuni dei loro cari non sono sopravvissuti al dolore né hanno potuto veder punire i colpevoli della strage causata dal precipitare dell'Atr72 della Tuninter, partito da Bari, in direzione Djerba in Tunisia, e precipitato nelle acque siciliane il 6 agosto 2005.
L'aereo era rimasto senza carburante a causa di un errore “umano” - un pezzo di ricambio sbagliato, destinato ad un altro modello – per il quale sono stati condannati sette cittadini tunisini per cuiè stata chiesta lo scorso anno la grazia, gettando nello sconforto le famiglie che vogliono vedere la sentenza applicata e le pene scontate.
A Bari nel pomeriggio del 6 agosto, il vicesindaco Eugenio Di Sciascio ha deposto una corona di fiori presso la stele nel parco Perotti che ricorda le 16 vittime. Alla cerimonia, preceduta da una messa celebrata nella parrocchia di San Sabino alle ore 18, su iniziativa dell’associazione “Disastro Aereo Capo Gallo 6 agosto 2005”, con il patrocinio del Comune di Bari e della Regione Puglia, per il comune di Gioia ha presenziato il consigliere comunale Domenico Capano insieme ad un vigile e volontari della protezione civile.
"Quest'anno – dichiarano i membri dell’associazione - ricorrono 15 anni dalla sciagura che ha colpito tutta la nostra Comunità, avevamo molti progetti da realizzare all'insegna della Responsabilità come già fatto negli anni passati. A causa delle restrizioni messe in atto contro il Covid dobbiamo rimandare al prossimo anno ma non possiamo non ricordare, commemorare sempre per tenere alta l'attenzione e stringerci attorno ai nostri cari e alla stele che si erge sulla città come monito, per non dimenticare come la negligenza e l'incuria siano causa di disastri simili!".
Un vero peccato che non ci si sia potuti incontrare come negli anni passati intorno al monumento nei giardini di Paolo VI per ricordare Maria Grazia, Antonella e Francesco, il cui ricordo nei cuori dei loro cari non cadrà mai nell’oblio".
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