In attesa che questa sera l’Antico leccio accolga Renato Ciardo in “Solo solo”, ricordiamo le emozioni vissute il 24 luglio scorso con “A come amore”, e "B come Bennato”, una serata che ha visto protagonisti assoluti due gioiesi: il cantante Filippo Pavone e il musicista Tommaso De Bellis.
“…Un viaggio tra canzoni d'amore intramontabili e canzoni stravaganti, uno show interamente dedicato a quello che è il sentimento più grande che l’uomo conosca… un sentimento che, nella sua accezione più nobile abbraccia universalmente tutti gli uomini e le donne…” ha confessato Elio Gisotti che da alcuni mesi è accanto alla famiglia Giannico per promuovere la bellissima tenuta, organizzare feste in famiglia ed invitare artisti e gruppi musicali che animano brillantemente pranzi e cene, una formula vincente riproposta dopo il lockdown grazie anche agli ampi spazi interni ed esterni dell’Antico leccio ed alla naturale “vocazione” scenico-teatrale di alcuni scorci del suo immenso, bellissimo giardino.
Filippo Pavone - considerato da molti critici musicali a livello nazionale una forza della natura - in “A come amore” ha esternato questo grande sentimento con la sua possente e calorosa voce che ha sfidato anche il vento che mulinava tra i tavoli regalando brividi di frescura a chi il caldo lo tollera poco.
Pavone - dagli anni ’60 sulla breccia della notorietà conquistata partecipando a “Cantano pure loro” e alla “Caravella”, denominato per possenza vocale e padronanza scenica “The Voice” -, è un artista molto amato e generoso, spesso infatti si esibisce in contesti diversi per la gioia di condividere con i presenti il suo “dono”.
Il cantante, molto richiesto e carismatico, notissimo negli ambiti dell'intrattenimento locale, regionale e nazionale, è entrato nella leggenda per l'eterna giovinezza delle sue canzoni e della sua voce, riuscendo a classificarsi sempre nei primissimi posti nei concorsi canori e vincendone la maggior parte nel corso dei 50 anni della sua carriera. Non a caso è il cantore dell’amore per definizione.
Nel corso della serata ha deliziato il pubblico con alcuni intramontabili classici della musica italiana: “L’amore è una cosa meravigliosa”, Dicitencello vuje”, “La nostra favola”, “Il mare calmo della sera”, “Tu ca nun chiagne”, “Non pensare a me”, “Un amore così grande”, “Marina”, “Ghiaccio bollente”, “Marilù”, “Chi si vuol bene come noi”, “Spaghetti a Detroit” e “Malafemmina”.
Non solo cantava, ma introduceva anche brevemente le canzoni usando il pc per le musiche registrate, sostituendosi al presentatore della serata, Donato Stoppini. Un artista completo a tutto tondo, un vero professionista!
"B come Bennato" ha visto in scena Tommaso De Bellis che ben ha interpretato il genio assoluto, stravagante e per certi versi incompreso menestrello, che ha dato voce all'utopia e che ha prodotto indimenticabili graffi alla coscienza collettiva e al quieto spirito benpensante del nostro Paese.
La proposta musicale di Tommaso De Bellis trasformatosi in “uomo orchestra” in quanto è riuscito a suonare contemporaneamente chitarra, armonica a bocca, kazoo e tamburello, è stata eccezionale ed emotivamente toccante per l’amore e la passione che Tommaso ha espresso in ogni canzone.
“Tommaso - confessa con affetto Elio - è una esplosione di energia, con la sua voce sottile, con il suo stile puro e con l’aria sorniona del cantastorie e una seriosità che intenerisce. E’ entrato nel rock/blues di Edoardo Bennato un punta di piedi, con grande rispetto per raccontare attraverso le sue canzoni il quotidiano. Edoardo Bennato piace a tutti anche per questo, perché ci trasmette la vita quotidiana tra il mondo reale e quello delle favole.”
Tommaso ha cantato “Arrivano i buoni”, “In prigione in prigione”, “Nisida, “Ogni favola è un gioco”, “Il gatto e la volpe”, “Mangiafuoco” in assoluto la più bella interpretazione tra tutte, “Non farti cadere le braccia”, “Una settimana un giorno”, “Sono solo canzonette”, “Venderò”, “L’isola che non c’è”, “In fila per tre” e “Viva la mamma”. A dare una mano “tecnica” in via del tutto inaspettata e gradita, il dottor Ernesto Losavio, anch’egli musicista di gran pregio ed amico di Tommaso.
I due cantanti si sono alternati introdotti di volta in volta da Donato Stoppini, condividendo con i presenti un repertorio orgogliosamente “italiano” molto apprezzato dai presenti al pari della “tagliata”, delle pizze e delle altre prelibatezze dell’Antico leccio.
Prossimo evento, quindi, questa sera, con Renato Ciardo. Per prenotare cena e concerto: 3461549663 (anche su WhatsApp).
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