Domenica 3 aprile 2016, alle 17,30, si è svolto presso spazio Unotre, in via Barba 13 (centro storico), l’incontro: “Illuminiamoci di blu” con la dott.ssa Sara Buttiglione psicologa esperta in psicologia clinica e Vittoria Orfino psicologa esperta in psicopatologia dello sviluppo, rivolto a genitori, insegnanti, educatori e medici. Nel giorno precedente, giornata mondiale di sensibilizzazione dell'autismo, Emiliano ha dichiarato che la Regione Puglia ha stanziato 18.000.000 di euro per il potenziamento di progetti a carattere multidisciplinare dedicati al campo dell’autismo e un incremento della rete di assistenza.
Le dottoresse nel corso dell’incontro hanno illustrato come si manifesta l’autismo sottolineando che ogni bambino è diverso da un altro. Ciò che caratterizza questi bambini speciali sono: l’inconsapevolezza al pericolo, l’ipersensibilità o l’iposensibilità al contatto, lo strano attaccamento agli oggetti, atteggiamenti ossessivi, il comportamento stereotipato, crisi colleriche e aggressive. Inoltre hanno evidenziato l’importanza di una diagnosi precoce, entro i 2 anni di età, in quanto è il necessario presupposto di un trattamento individualizzato che abbia di mira risultati apprezzabili. Fondamentale dunque risulta la figura del pediatra che deve indirizzare la famiglia e dare delle linee guida.
I soggetti autistici sono spesso iperattivi, hanno difficoltà a mantenere l’attenzione, possono manifestare anomalie dell’umore o dell’affettività e incapacità di valutazione dei rischi. Ci sono interventi intensivi come ABA e TEACCH che gli educatori e chi si prende cura del bambino deve applicare con competenza e professionalità. È importante lavorare in modo unificato nell’équipe costituita da insegnanti, neuropsichiatra, psicologa, educatore. Per facilitare il linguaggio, non sempre presente nei bambini con spettro autistico, vengono utilizzati supporti visivi alla comunicazione. Conoscere e affrontare il problema dell’autismo è una battaglia che si continua a fare con tutte le risorse a disposizione con giornate di sensibilizzazione, screening e progetti.
Durante l’incontro hanno interagito anche una mamma, un’insegnante e una pediatra raccontando le loro esperienze.
Il convegno si è concluso con la visione di un video molto emblematico: “Andy l’alieno” in cui un ragazzo di 19 anni che non sa cosa vuol fare da grande viene obbligato dai suoi genitori ad occuparsi di un ragazzo autistico che da quando ha due anni si è chiuso in sé e considera le altre persone come alieni.
Le dottoresse hanno intenzione di iniziare un progetto di parent-training che illustreranno in un incontro successivo.
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