
In un incontro all’insegna della condivisione e della “mediterraneità”, organizzato dal Rotary Club Acquaviva – Gioia venerdì, 23 aprile, alle ore 20.30 presso l’Hotel Svevo, si affronterà un tema di estrema attualità: “La condizione della donna nelle tre religioni monoteiste”, argomento
avvincente su cui aprire un interessante confronto interreligioso.
“Lo scopo della conferenza è quello di conoscere il ruolo che ciascuna religione riconosce alla donna – dichiara con convinzione la presidente del Rotary Club, Margherita Pugliese - nella convinzione che solo attraverso la conoscenza dell'altro è possibile rispettarlo ed imparare a lavorare per un'integrazione fondata sul riconoscimento delle differenze, piuttosto che sulla tolleranza.”.
Differenze che potrebbero rivelare insospettabili affinità… la capacità di mediare, di scoprire preziose opportunità anche nelle avversità, di “tradurre” istintivamente il messaggio di pace presente nei diversi linguaggi in cui si esprime la Fede, sono universali paradigmi di femminilità.
Relatori d’eccezione i professori: Leo Lestingi, Cesare Colafemmina e Michele Loconsole.
La donna nell’Islam sarà ricordata da Leo Lestingi, collaboratore della rivista “Jesus”, docente di Storia e Filosofia delle Religioni del Mediterraneo presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Odegitria” di Bari, affiliato alla Facoltà Teologica Pugliese.
Il professor Cesare Colafemmina, autorevole studioso della storia, dei costumi, della cultura e delle tradizioni ebraiche, in passato docente di Sacra Scrittura ed Ebraico nel Seminario Regionale Pugliese, ricercatore nel Dipartimento di Studi Classici e Cristiani dell’Università di Bari e docente di Epigrafia ed Antichità Ebraiche presso la stessa Università, traccerà a sua volta, il profilo della donna nell’Ebraismo.
Al professor Michele Loconsole, dottore in Sacra Teologia ecumenica presso l'Istituto Ecumenico-Patristico Greco-Bizantino "San Nicola" di Bari, nonché membro direttivo dell'Europe-Near East Centre, associazione internazionale per le relazioni col Vicino Oriente, sarà affidata la disamina sulla donna nel Cattolicesimo.
Interverrà con una sua testimonianza diretta ed accorata Hafida Faridi, mediatrice culturale e linguistica magrebina, da 15 anni a Gioia, laureata in lettere nell’università di Marrakech.
Hafida annovera collaborazioni con la fondazione Migrantes di Bari, docenze e consulenze in corsi scolastici sull’intercultura e sulla lingua araba, partecipazioni a convegni presso la facoltà di Scienze Politiche di Bari e presso la cittadella universitaria di Assisi su tematiche legate all’integrazione ed al dialogo interreligioso, vanta inoltre collaborazioni con la Gazzetta del Mezzogiorno, attraverso le sue pagine ha dato vita ad un dialogo interculturale all’insegna di una integrazione rispettosa delle rispettive identità e delle stesse diversità, “fonti di reciproco arricchimento”, a suo dire.
Infine, a conferire sull’esperienza di albanese perfettamente integrata nel territorio, Rozeta Franja, mediatrice culturale impegnata con “Il filo di Arianna”, residente a Sammichele.
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