Venerdì 11 marzo, alle ore 18.30 a Gioia del Colle, nella sala De Deo, la dottoressa biologa, Elvira Tarsitano, presidente ABAP, ha presentato alla città il Comitato “No Triv” della nostra città.
Con lei, al tavolo della presidenza, i responsabili del movimento a Gioia: Mariluna Barbera, Tonia Scarnera e Franco Gisotti, moderatore della serata. Gisotti, nel dare inizio alla serata, ha detto che questa contro le trivellazioni è una battaglia per il futuro.
Ha poi presentato la dottoressa Barbera, socia di Libertà e Giustizia, delegata a parlare sull’argomento la quale spiega la stretta correlazione tra costituzione e referendum, che costituisce un importante strumento di democrazia sancito dall’articolo 75 per intervenire su decisioni amministrative che non si condividono.
Per la realizzazione di queste proteste è importante cercare il contatto diretto con le persone per convincerle, per far loro capire esattamente i limiti da porre alle concessioni ed il loro “costo ambientale”.
I DANNI DELLE TRIVELLAZIONI
Di fronte al fallimento del modello industriale è necessario preservare i posti di lavoro possibile, ed innanzi tutto la salute delle persone. La dottoressa Tarsitano ha insistito per tutta la serata sulla considerazione che 99 non è 100 e quindi sull’importanza del voto .. “ perché ognuno di noi può fare la differenza”.
Ha parlato dei residui delle perforazioni, dannosi per la fauna marina e degli incidenti di percorso. Esistono fonti di energie alternative e bisogna trovarle, incrementarle. Ha evidenziato come una vergogna il mancato patrocinio del Comune al Referendum ed ha sollecitato il Comitato a “concentrarsi sulle problematiche ecologiche”.
C’è bisogno di una programmazione energetica seria ed impegnata, per evitare che le trivellazioni causino, insieme ad altri problemi, anche conseguenze idrogeologiche.Donato Paradiso, nel suo intervento, ha espresso delle perplessità sul risultato positivo del Referendum del 17 aprile prossimo ed ha aggiunto che” si potrebbe riprendere altri referendum accantonati ed aggiungerli a quest’ultimo”.
I sei buoni motivi per dire no alle trivelle sono:il diritto di scegliere da parte del cittadino; prevenire disastri ecologici; salvare il mare dai pericoli dell’inquinamento; lo scarso valore economico delle concessioni;barattare le nostre bellezze paesaggistiche con lo scarso valore del petrolio; l’impossibilità di colmare le nostre esigenze energetiche con l’estrazione del petrolio.
Le trivellazioni causano dei veri terremoti negli abissi marini, con gravi conseguenze per la fauna marina, per l’equilibrio geofisico, per non parlare degli errori frequenti e disastrosamente inquinanti.
Per tutti questi motivi, ribadisce la dottoressa Tarsitano, è molto importante informarsi ed informare… perché 99 non è 100.Quindi il 17 aprile tutti al voto: “No alle trivelle!”
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Commenti
Solo il movimento e' stato coerente con il referendum!
vabbè visto che stanno, voglio chiedere una cosa, leggo il nome di VITO VINCI, associato a persone che quando era in vita non lo hanno mai difeso dagli attacchi e insulti che continuamente riceveva dall'ex amministrazione. ora, in nome del Professore,si creano fondazioni, presidenti ed è veramente un pugno allo stomaco.
approfitto per chiedere a Gisotti, chiarimenti su "via Dante".......
La vedo come un'onda da cavalcare dato che in termini di coerenza i tanto odiati grillini hanno combattuto la questione no triv da anni in sintonia tra loro, europei, nazionali e locali. Non guasta avere supporti appartenenti ad altre ideologie politiche, specie quando si tratta di un tema delicato come questo, però, parlo da cittadino che sa informarsi bene, quando il movimento 5 stelle iniziò a fare attivismo sulle spiagge, perché al posto di deriderli (voci di paese) non vi siete affiancati da almeno 2-3 anni fa? Comunque credo che qualche esponente 5 stelle locale, immagino abbia avuto i miei stessi dubbi su questa epocale figuraccia politica...per non parlare della prossima onda da ricavalcare ad ottobre sull'altro referendum...stavolta noi cittadini saremo più svegli che mai!