“Quando si canta per passione e soprattutto con professionalità si ha l'esigenza, ogni tanto, di potersi rilassare cantando di tutto, nascono così gruppi e nuove formazioni. Quando l'amore per la musica incontra la carica di chi ama coinvolgere il pubblico e dare spazio al talento, il risultato non può che essere un successo. Come era stato preannunciato, sono state due serate di gran classe, con un pubblico delle grandi occasioni, ampiamente al di sopra delle già rosee attese.
Il concertone ha avuto anche una significativa valenza emotiva. Un grande concerto nel corso del quale ha impressionato la bravura delle artiste Francesca Antonicelli, Elena Bellacicco, Miriam Romano e dell'artista Giuseppe Milano, soprattutto nell’esecuzione.
Quindi la prima, una grande serata di buona musica con ottima esecuzione e tanti complimenti da parte di tutti i presenti. Giovanissimi musicisti, accompagnati dagli espertissimi musicisti de “Le voci incrociate”, Franco Rizzi, Maurizio Bellacicco, Pippo Antonicelli, Domenico Caricato, Vanni Vezzeggiato, Gianni Sorbo e Lillo Barile che ha accompagnato con grande bravura, Miriam Romano, hanno popolato questa grande orchestra ed hanno voluto dimostrare al pubblico presente tutto il loro talento. Un pubblico attento e numeroso, venuto con piacere ad ascoltare la buona musica.
Una band molto affiatata, che parte a raffica lasciando neanche il tempo di fiatare al pubblico, con i brani di “Jesus Christ superstar”. La bellissima e difficilissima interpretazione della giovanissima Giorgia Petrera, alla tastiera figlia d'arte dell'insuperabile Pasqualino con la sua chitarra e la pedal still.
A giocare invece con la musica e con il suo carisma il travolgente Fulvio Moramarco con i suoi “Accordi e Disaccordi” con Angelo Pellegrino al basso, Enzo Dell'Aquila alla batteria e voce fuori campo, Sandro Esposito alle percussioni, Lino Masiello alla chitarra. Musica e canzoni di una volta. E’ stato vero e proprio inno alla spensieratezza ed alla gioia, un concentrato di energia e vitalità. Personaggio fuori dagli schemi, ha investito i presenti con una vera e propria bordata di pura energia musicale, continuando poi con il simpaticissimo batterista che ha fatto il diavolo a quattro sul palco, cantando, scherzando, fischiando, sbuffando e muovendosi e ballando sul palco come un ragazzino. Hanno presentato un repertorio vario, fra gli intramontabili di una volta. Buona musica, dunque, ben eseguita, una continua ricerca musicale per rendere tutto perfetto e il pubblico lo ha ringraziato con ammirazione e calore.
La serata si è conclusa con due brani dei Beatles con una Hey Jude che ha coinvolto tutto il pubblico presente, con tutti gli artisti sul palco. Con una esecuzione ed interpretazione ad altissimo livello. L'appuntamento musicale si trasforma in una grande festa sull'aia, miscelando musica, cultura e racconti sulla storia della musica.
La seconda serata, invece brillantemente mantenuta in piedi da Mino, Max e Gegè coinvolgenti come sempre con la loro musica napoletana e gag hanno divertito il grossissimo pubblico.
Hanno tenuto benissimo il palco tre grandi della musica classica, bravissimi e commovente, entusiasmante e seguitissima la loro performance. Giammarco Angelini, La grandissima Rita Paradiso ed il Maestro Fabrizio Tigri. Grande emozione e consenso hanno suscitato il giovane tenore, e la soprano che si sono meritati un richiestissimo bis. La serata è stata condotta egregiamente da Giovanni Santamaria coadiuvato dal collega Gegè. Emozione impagabile alla fine e a riflettori spenti, un entusiasmo da portarsi dietro per giorni e giorni. Spettacolare!
Prima esecuzione inedita composta da Giammarco Angelini, Filippo Pavone ospite d'eccezione con le sue bombe esplosive, Mino Vitto la cui voce potente è stata una sorpresa emozionante con un Nessun dorma, parte finale del concerto che ha visto tutto il pubblico alzarsi in piedi, e godere un evento assolutamente unico.
Una serata, dunque, ricca e coinvolgente, grazie agli artisti e a tutti coloro che hanno dato il loro contributo.
GRAZIE DEI VOSTRI SORRISI. GRAZIE DELLA VOSTRA ENERGIA. GRAZIE DELLE VOSTRE EMOZIONI. La bravura e la simpatia di tutti gli artisti ha affascinato tutta la platea del sagrato della chiesa di S. Antonio. E grazie a chi si è dedicato cuore ed anima alla buona riuscita di questa iniziativa. Grazie per aver dimostrato a tanti che siete veramente BRAVI.
Grazie a tutti dal profondo del cuore. A tutti quelli che hanno partecipato, proprio tutti. I curiosi, amici di Gioia e di fuori Gioia, gli artisti, parenti degli artisti, gli amanti della buona musica, le persone che hanno lavorato senza risparmiarsi. Grazie per aver entusiasmato ed emozionato tanti. Ancora una volta, grazie al sostegno di tutti voi, si riuscirà a completare qualche piccolo restauro. Grazie di cuore a tutti”. [foto Mario Di Giuseppe]
Elio Gisotti e il comitato
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FIRMATO, ELIO GISOTTI
Nell'evento “ Gioia in musica 2012 “ e in un servizio di gioianet del 6 e 11 maggio 2012 fu dichiarato dallo stupido di turno,( naturalmente anonimo ) Muso Nero o Muso Rosso, una cosa del genere,
“ ci chidd’ so’ artist’ nu….”. Per me sono dei veri artisti, perché un artista è colui che riesce ad esprimere le proprie emozioni attraverso la musica. Spesso, l’arte viene commercializzata e venduta al raccomandato di turno senza che veramente l’opera sia di valore. Comunque il genio viene riconosciuto sempre e - credetemi - di geni ce ne sono tanti, nascosti e sconosciuti. Ora voglio fare una precisazione: in questa manifestazione che non voleva essere un festival ufficiale con vinti e vincitori, come qualcuno lo ha definito, ma un appuntamento con la solidarietà, infatti è proprio lei la vera vincitrice. Tutto questo è normalissimo, ma una cosa è vera che abbiamo assistito ad alcune performance di spicco, che hanno trasmesso calore e molta emozione. E’ stata sicuramente una bella occasione per gustare l’arte della musica e per rinfrescarsi l’anima, con interpretazione naturale e la diversa sensibilità degli interpreti, ma tutti hanno qualcosa che li accomuna e che si coglie nello sguardo dell’artista: la delicata emozionalità durante l’interpretazione. Questo per me è anche interpretazione ad altissimo livello. Ora chiuderei con un commento di uno degli artisti partecipanti il quale mi ha detto: - Elio è stato un piacere averti conosciuto e suonare ed esibirmi sul palco, sapendo soprattutto che tutto questo è servito a fare del bene. Grazie per l’opportunità che ci hai dato e sappi che puoi contare sempre su di noi.
Questo per me è anche una interpretazione ad altissimo livello.
Il mio stupore non è per la critica che si fa ad una persona o ad una manifestazione, ma al giorno d'oggi che anche il voto non è più segreto ( e lo sappiamo tutti ) qualcuno ( uno dei tanti colti da piazza ), si nasconde dietro uno pseudonimo. Sarà invidia? Sarà Gelosia? Sarà vigliaccheria?
Ritengo che l'invidia sia una brutta bestia. La persona invidiosa è una persona che ha una bassa autostima, fa poca autoanalisi, scarseggia in autoironia ed evita come la peste o colera il confronto con il prossimo. Si invidia il ciclista perché non si sa andare in bicicletta. Impariamo. Si invidia uno studente che prende 30. Studiamo, impegniamoci, crediamoci affinché si possa prendere 30 con la lode. O, per dirla in altri termini, “ chi è causa del suo mal pianga se stesso “è stupido criticare questo o quello. Ci permettiamo di criticare un musicista e poi osanniamo i ragazzi di “ Amici ? Per me Gioia è sempre stata una fucina di artisti che nessuno ha mai preso in considerazione se non con la critica. E' una culla della musica, peccato che dentro la culla, ci sia un grosso felino affamato al posto di un bambino. Cosa fare? Ci si mette davanti allo specchio e ci si chiede : “ Io chi sono? Io cosa voglio?
La Redazione
Hai perfettamente ragione.
Saluti
La Redazione
Le critiche sarebbero ben accette se fossero motivate da ben altri e ALTI SUGGERIMENTI. Ma vediamo che oltre il cambio di nickname, da "ù scopone" a "pallido sole", non si va. Vero? E questo sarebbe il grande contributo dato per ottenere il tanto agognato cambiamento?
Buona serata a tutti.
iO NON HO ASSISTITO ALLE EIBIZIONI CANORE, MA ANCHE SE FOSSERO STETE LE PIU' BRUTTE DEL MONDO(E NON LO SONO STATE), PERCHE' CRITICARE SEMPRE E COMUNQUE. DICIAMO BRAVI A CHI : CHIESA, ORGANIZZATORI, CANTANTI LUMINARIE ECC ECC. HANNO CON POCO ALLIETATO LA SERATA DEL POPOLO GIOIESE.
La Redazione
Le feste locali dovrebbero essere organizzate esclusivamente per questo scopo e con questo spirito. Se qualcuno ha in mente di organizzare eventi di altra natura e con nomi di grido può sempre farlo, nessuno dice di no. Mischiare le carte e puntare il dito contro chi organizza queste feste in nome di una presunta professionalità e/o popolarità, dimenticando che queste feste hanno una tradizione locale da rispettare e tramandare, sa tanto di pura invidia e forse gelosia di qualcuno (fortunatamente poco seguito) che continua a lanciare strali anche verso i numerosi e spassionati partecipanti che nonostante tutto continuano ad avvicinarsi e a mettersi in gioco, con l'unico obiettivo di divertirsi e far diventire il sempre più numeroso pubblico presente.
Buona giornata a tutti.