Da lunedì prossimo - 21 settembre - sarà Alessio Giannone, alias Pinuccio a rappresentare la Puglia nella ventottesima edizione della fortunata trasmissione satirica di Antonio Ricci “Striscia la notizia” in onda sui Canale 5.
Alessio - il mese scorso a Gioia per presentare il suo cortometraggio “La Sala” - prenderà il posto di Fabio e Mingo.
A “Pinuccio” che - ne siamo certi - conquisterà tutti gli italiani con la sua simpatia, l’augurio di “sfondare” e portare a “casa” non solo un meritatissimo successo, ma anche la soddisfazione di averlo raggiunto senza dover cambiare!
Di seguito quanto pubblicato sul n. 31 del settimanale “la voce del paese” in occasione della presentazione del cortometraggio “La Sala” presso la Masseria “Il Santissimo”.
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Incontrare il regista Alessio Giannone nella penombra del Santissimo il 13 agosto, in una calda serata d’estate e scoprire che “Pinuccio” è in agguato, pronto a graffiare con la sua pungente, esilarante ironia anche nei momenti più “seri” della presentazione del cortometraggio “La Sala”, potrebbe destar stupore, ma solo in chi non ha colto nella dualità del personaggio, il talento autentico di chi sa essere se stesso nei diversi ruoli: dietro e davanti ad una cinepresa, anche quando quest’ultima occupa spazi intimi.
Ed è nell’intimità di un monologo che rabbia, tristezza e disincanto si stemperano in un aerosol satirico che pur avendo “velleità” al vetriolo, riesce a strappare sorrisi e a far riflettere. Ed è allora che diventa davvero “cattivo”, non quando offende e ricorre a sfottò.
Alessio e Pinuccio sono complementari e al contempo simmetrici, l’uno funzionale all’altro, due volti, due “maschere”, una sola brillante mente vocata alla regia.
Quando Alessio Giannone accusa l’Apulia Film Commission di non aver saputo coltivare talenti, in realtà è in errore: lui è uno dei talenti che nel 2011 partecipò al “Progetto Memoria” proponendo un lungometraggio su Vito Laterza, dopo aver “girato” nel 2009 la “Loggia di Pilato” e “Favorite”. E non “aiutandolo” a diventare famoso, l’Apulia ha decretato il suo più grande successo, quello dell’auto produzione in web, strumento - come ironizzato - dalle infinite connessioni e davvero virale, in cui la regia c’è e non è virtuale e la libertà di esprimersi è totale.
In occasione del Farm Film Fest”, “…che se ci aggiungi .org è un sito di scambisti”, organizzato da Pleroo (Claudio De Leo) ed Etranger, in collaborazione con Punto Net di Laura e Nico e coordinato da Giovanna Magistro e Maria Castellano - intervistatrici d.o.c. -, Alessio/Pinuccio, tra una battuta e un aneddoto, ha svelato tanto di sé.
I detenuti della Casa circondariale di Bari sono sceneggiatori, co-autori e produttori della sua opera, ma non interpreti per “non cadere nei luoghi comuni e banalizzare con uno scontato vittimismo la loro partecipazione”, una forma di rispetto che denota sensibilità e attenzione.
“La Sala” in concorso nella sezione “Orizzonti - Le nuove correnti del cinema mondiale” alla 69^ edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, viene apprezzata ma “vince un cortometraggio coreano della durata di 20 minuti” tanti quanti ne occorrono all’unico attore per percorrere “un tratto seguito da una teiera sbuffante!”
Quindi ironizza sulla meridionalità che quando si è nel profondo nord, emerge con forza e crea fratellanza... “andare a Venezia è come essere andati insieme al mare...”
Tenerissima la scena in cui ricorda la nonna che di nascosto gli regala pochi euro a Natale “quasi come se fosse uno spacciatore”, frammenti di un Sud che - come nel suo cortometraggio, nel bel mezzo di un sorriso frana, lasciando che si aprano voragini di disperazione, usura, tradimento, maldicenze, corruzione, meschinità… Momenti che si tingono di oscurità, in cui la scena rallenta, prima di riprendere un ritmo forzatamente festoso. In pochi minuti la proiezione racconta con cruda sincerità vizi e virtù dei baresi. Per Alessio che per sentirsi libero ha rinunciato a collaborazioni importanti (il Fatto quotidiano, Ballarò), un progetto cinematografico importante si profila, ma al momento è “secretato” per cui ci si dovrà accontentare di vedere Pinuccio maltrattare i politici e la società prima di poterlo nuovamente applaudire “dal vivo”.
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Commenti
Se lo riguardi cogli aspetti sempre più interessanti.
Grazie agli organizzatori di quella serata che senza rischio di smentita è stata una delle più riuscite a Gioia in questa morta estate.