All’ombra del Castello, venerdì 19 giugno alle ore 18, è stato ufficialmente presentato alla città ed al territorio il Consorzio caseario gioiese. L’incontro, che doveva tenersi all’interno del castello, è stato spostato per altri eventi, all’esterno, cosa che non ha affatto nuociuto alla manifestazione, l’ha resa invece visibile e fruibile all’intera città. Una bella serata, piacevolmente fresca e la suggestione del luogo, cuore antico della città, hanno tenuto a battesimo un evento che porterà certamente aria nuova a Gioia del Colle.
Al tavolo della presidenza la signora Teresa Curci, presidente; Piera Genta, giornalista degustatrice ONAV sommelier piemontese; Andrea Vigna giornalista, cuoco - cuciniere, come ama definirsi, nel suo blog intitolato “Pan bagnato”; il prof. Gianni Mottola; Giuseppe Barretta, chimico; l’avvocato Lacarra, per la Regione; ed il giornalista Michele Peragine.
LA VOCE DEI PROTAGONISTI
Ha condotto la serata, dialogando con gli intervenuti, Pierpaolo Sammartino, comunicatore e giornalista.
Scopo dell’incontro, insieme alla presentazione del Consorzio, “far ritornare la scuola casearia a Gioia, per riportarla ai livelli d’arte degli anni “60”. L’intero progetto è stato definito: “Ritorno al genuino”.
La signora Curci, presidente del Consorzio, invitata a parlare dal moderatore, dopo aver salutato i numerosi presenti, ha espresso la sua gioia per la realizzazione del suo sogno, ed ha aggiunto che tutte le iniziative inerenti tendono a “ riportare in auge il DNA della mozzarella di Gioia” e ha ringraziato l’ufficio stampa del Consorzio per l’ottimo lavoro di diffusione dell’evento fatto attraverso tutti i mezzi di comunicazione.
Sono stati in seguito ripercorsi dal moderatore Sammartino gli anni ‘60, vissuti all’insegna dello sviluppo economico ed industriale, quando l’attività casearia, passò da una forma strettamente artigianale, ad una lavorazione tecnologicamente avanzata.
Questa modernizzazione dell’attività, che ha permesso di produrre di più, ha portato pian piano ad una snaturalizzazione della stessa, ad una perdita degli antichi tradizionali sapori.
SIERO INNESTO E STAGIONATURA AD HOC
Il Consorzio si propone di far ritornare la produzione dei latticini gioiesi e di tutte le ditte del territorio che vorranno consorziarsi all’antica lavorazione con il “siero innesto”, eliminando l’uso dell’acido citrico, che altera i sapori e che costringe ad adoperare maggiori quantità di sale, con gravi danni per la salute.
Il siero innesto, prodotto completamente naturale, ricco di fermenti naturali, ridarà il gusto antico alla nostra “Perla di Puglia”e sarà più salutare nella nostra dieta, specialmente per i portatori di malattie cardiovascolari e per gli intolleranti al lattosio.
Altra cosa importante di cui si è parlato è stata la “maturazione “ di scamorze e scamorzoni che non saranno più venduti se non dopo una periodo fisso di maturazione, perché acquistino il giusto sapore e la giusta colorazione.
A questo proposito tutti gli aderenti al Consorzio, dovranno aderire ad un rigido disciplinare.
Tutte le domande di adesione al Consorzio saranno attentamente valutate.
La signora Curci, in un appassionato appello dice: “Niente più guerra tra di noi! Basta guerra dei prezzi! “
Qualità e prezzo devono “andare” insieme.
La giornalista Piera Genta, paragona nel suo intervento, il pane di una volta ai latticini del passato. Più consistenza, più sapore!
A questo proposito cita l’importanza degli assaggiatori che però, a volte, possono essere tratti in inganno dalla perfetta manipolazione delle materie prime. Auspica perciò maggiore attenzione da parte degli stessi, attenzione che deve essere alla base della loro professionalità.
Molto interessante l’intervento di Andrea Vigna, giornalista, cuoco, cuciniere, entusiasta del cibo, nelle sue forme più semplici che, con una dichiarazione fuori del coro, si dice non “fanatico” del chilometro zero. Le materie prime possono essere eccellenti anche con un adeguato trasporto.
Michele Peragine, giornalista, nel fare gli auguri al nascente Consorzio, getta “il pomo dello scetticismo” certamente per stimolare gli aderenti presenti e futuri dello stesso Consorzio, a fare in modo che “… non accada come per il Consorzio del pane di Altamura che sta subendo battute di arresto perché non tutti si adeguano al disciplinare”.
Giuseppe Barbetta, chimico, vede nel Consorzio una garanzia di qualità e nuove possibilità di lavoro per i giovani.
Il consigliere regionale, avv. Lacarra, esprime i suoi complimenti per l’iniziativa del Consorzio, e chiede scherzosamente” come si fa per entrare tra gli assaggiatori.
Il moderatore conclude la serata con una frase molto significativa: “I veri grandi uomini sono quelli che hanno rispetto per il passato”.
Le ditte aderenti al Consorzio, otto al momento (Curci, Milano Diego, Sette Colli, Sabato, Nettis, Carmelo Fiocco, Capurso, Vivolat), hanno offerto agli intervenuti un buffet allestito con eleganza dalla pizzeria “ Al Castello” di Sergio Mastromarino, ricco, ovviamente, di latticini di propria produzione, ma anche di altri prodotti locali, come vino e tarallucci.
A completare la serata, nel Cortile del Castello Concerto Jazz di Marino Cordasco e dei Massive 4 con Kekko Fornarelli, IX edizione di Bari in Jazz Festival metropolitano, per la prima volta nell’area metropolitana, cioè non a Bari ma nelle nostra città. [Foto Mario Di Giuseppe]
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